L'affresco di Callossi

Podere Bucine Basso Affresco Callossi

L'Affresco

Gli ospiti del Podere Bucine Basso sono subito catturati dall'affresco che decora la parete interna della spaziosa sala del ristorante. Questa straordinaria opera d'arte è stata creata dal Maestro Massimo Callossi: un artista di grande talento conosciuto grazie all'architetto che seguì il restauro del 2022.

L'affresco, incorniciato da un drappo rosso molto realistico, racconta la storia della campagna primaverile, trasmettendo calma e tranquillità tipiche di questa stagione. Ogni elemento dell'opera ha un significato profondo e simbolico.

Podere Bucine Basso Affresco Sala Ristorante

Le colombe rappresentano la dualità di pace e guerra, amore e odio, che caratterizzano il mondo a volte difficile. Il ramo d'ulivo è un omaggio all'oliveto piantato con cura dal proprietario, mentre il cestino richiama la famosa Sagra della Ciliegia locale. Il fiasco rende omaggio alla tradizione culinaria del ristorante, genuina e locale. L'affresco ritrae anche il proprietario mentre passeggia tra gli ulivi con la sua fedele compagna, Siria, a testimonianza della sua passione per la natura e gli animali. La lucertola, simbolo di resurrezione, e la farfalla, rappresentazione della fugace bellezza della vita, aggiungono ulteriori significati all'opera.
L'autore ha percepito nel proprietario del Podere una persona profondamente legata al territorio, celebrando con maestria questa connessione unica.

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L'Autore

Nato nel 1955, Massimo Callossi ha mostrato fin da giovane una straordinaria passione e talento per l'arte. Grazie al sostegno della famiglia, è entrato nel mondo artistico attraverso la prestigiosa bottega del Maestro Annigoni.

Fu l'ultimo allievo a essere accolto e nel 1969, all'età di 13 anni, iniziò il suo percorso come assistente, apprendendo ogni sfaccettatura dell'arte.

Il suo apprendistato comprendeva diverse tecniche: dalla scultura alla pittura, fino alla creazione manuale di telai e tele. Era anche coinvolto nella produzione dei pigmenti, spesso ricavati da minerali come smeraldi e lapislazzuli, o da materiali grezzi come polvere di mattoni. Questi venivano lavorati con la calce e miscelati con le uova per aumentarne la consistenza.

Negli anni '80, Callossi iniziò a lavorare come artista indipendente e colse un'importante opportunità della bottega del Maestro Annigoni. Un ciclo di affreschi a Monteccasini, inizialmente affidato a Romano Stefanini, richiese la sua collaborazione, nonostante fosse agli esordi della carriera.

Questa collaborazione si rivelò fruttuosa e proseguì fino al 1990. Durante questo periodo, Callossi curò la manutenzione degli affreschi esistenti e sviluppò nuovi progetti. Nel 1990, decise di aprire la propria bottega, "Bottega del Bonfresco", avviando così la sua carriera artistica.